Terra di briganti e di cinghiali

Una storia ricca e movimentata rende la Garfagnana ancora più affascinante.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Popolata sin da epoca preromana dalle popolazioni degli Apuani. Nel 186 a.C. il console Quinto Marcio Filippo vi subì la più grave sconfitta avvenuta nella guerra tra Roma e i Liguri Apuani. Caddero sul campo 4.000 uomini., cadde successivamente sotto il dominio romano con l'avvento di Giulio Cesare.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

A seguito della caduta dell'impero furono i Longobardi ad occuparla, ai quali succedettero i Franchi di Carlo Magno che suddivisero il suo territorio tra potenti famiglie feudali. Alcune terre vennero assegnate a Matilde di Canossa che vi fece costruire chiese ed ospedali. Nonostante i numerosi tentativi della Repubblica di Lucca di annettere la Garfagnana, i signori della valle riuscirono sempre a mantenere una certa indipendenza tanto da scegliere, nel corso del XV secolo, di unirsi agli Estensi del Ducato di Ferrara.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tra il 1522  ed il 1525 il poeta Ludovico Ariosto amministrò la Garfagnana come commissario intraprendendo una dura lotta al banditismo (sua l'espressione "Terra di Briganti e di cinghiali"  utilizzata nel nostro titolo). Con la devoluzione del Ducato di Ferrara allo Stato Pontificio alla fine del XVI secolo, il potere degli Estensi si trasferì a Modena che divenne, così, la capitale della Garfagnana. Tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX la regione venne incorporata alla provincia di Massa e Carrara per poi, infine, entrare a far parte della provincia di Lucca a partire dal 1923.

Linea Gotica della Seconda guerra mondiale. La Garfagnana è terra di confine e luogo di fatti misteriosi.

Da visitare

Corfino;

Castiglione di Garfagnana (7.5 Km); visita il sito

Sassorosso (7.9 Km);

La Fortezza delle Verrucole (12.8 Km); visita il sito

Castelnuovo di Garfagnana e la Fortezza di Mont'Alfonso (13.4 Km) ; visita il sito

San Pellegrino e il Museo Etnografico "Don L. Pellegrini" (23.8 Km); visita il sito

Eremo di Calomini (27.1 Km); visita il sito

Il paese fantasma di Fabbriche di Careggine (28.2 Km); visita il sito

Barga e casa di Giovanni Pascoli a Castelvecchio Pascoli (31.2 Km); visita il sito

Coreglia Antelminelli e il Museo della figurina di gesso e dell'Emigrazione (35.8 Km); visita il sito

Ponte del Diavolo (36.7 Km);

Viareggio e Forte dei Marmi (57.8 Km);

Lucca (58.9 Km);

Sant'Anna di Stazzema (67.6 Km) ;

Pisa (75.6 Km):

5 Terre, Porto Venere e Lerici (81.1 Km);

 

Corfino: Un passo nel passato, festa paesana che rievoca la vita contadina, con prodotti tipici, musica dal vivo, antichi mestieri.

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Enogastronomia

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Accanto alle ricchezze proprie del suo antico patrimonio artistico, la Garfagnana si caratterizza per una gastronomia varia che trova nei piatti tradizionali la sua origine.

Ciò è dovuto principalmente al tipo di economia a carattere agricolo-montano che si riflette in una cucina tipica semplice, genuina e sostanziosa, in quanto in passato i ritmi della vita non lasciavano tempo alla preparazione di ricette elaborate.

In Garfagnana troviamo dunque sapori di montagna come funghi, castagne, insaccati, cacciagione, formaggi alternati a piatti della cucina contadina come, ad esempio, zuppe di farro, polenta di granturco, minestre di legumi fino ad arrivare a specialità ittiche provenienti dai torrenti di montagna.

Ci sono però dei prodotti che sono diventati simbolo della tradizione gastronomica garfagnina:il farro e la farina di neccio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Da sempre risorsa economica della Garfagnana, il farro nella cucina garfagnina conosce un impiego trasversale ed è stato recentemente riscoperto in tutta Italia per le sue proprietà salutari.

La farina di neccio, invece, deriva dalle castagne di cui la Garfagnana, posta tra le Alpi Apuane e l’Appennino Tosco-Emiliano, è ricca.

Sono molte le manifestazioni culturali, enogastronomiche e sportive in Garfagnana. Clicca qui per conoscere gli eventi in programma.

"La Garfagnana " - Atti della Giunta Agraria 1883:

La Garfagnana è posta tra l'Appennino, che la divide dalla valle del Po, e le Alpi Apuane che la separano dal mare Tirreno: la crina di quelle due giogaie è appunto in gran parte il confine naturale ed insieme amministrativo della Garfagnana.

 

La differenza nell'aspetto delle due giogaie parallele non potrebbe essere maggiore. Si dilunga da una parte l'Appennino con curve dolci e gentili e con grande uniformità, per modo che dai colli più bassi (Passo delle Radici, 1528 metri, Passo di Pradarena 1562 metri) alla cima più elevata (Monte Prado nell'Alpe di Soraggio, 2054 metri) corrono appena 556 metri.

 

L'Alpe Apuana invece, come nel nome così nella forma ricorda in tutto le Alpi; pinnacoli svelti ed arditi, rupi a picco con pareti inaccessibili, creste seghettate e smerlate a torrioni e a piramidi, frane interminabili, cascate che, se non fosse la scarsità delle acque, sarebbero grandiose, portoni immensi scavati dalla natura attraverso il monte come il Monte Forato ed altri, paesi e chiese che paiono messi a posto da qualche grande aquila nel suo volo capriccioso intorno a quelle ardue cime.

 

Relax, sport e natura

La Garfagnana: dove il tempo non scorre